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Lavori in quota: quando serve il preposto e quali responsabilità ha.

Nei lavori in quota, come nel tree climbing o negli interventi con piattaforma aerea, la figura del preposto assume un ruolo centrale nella prevenzione degli incidenti e nella gestione della sicurezza operativa.

Il preposto è, secondo il D.Lgs. 81/08, la persona incaricata di sovrintendere e vigilare sull’attività lavorativa, garantendo che vengano rispettate le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Non si tratta di un semplice capo squadra, ma di una figura con responsabilità precise e riconosciute dalla normativa.

Quando è obbligatorio? In tutti i cantieri in cui:
- Si effettuano lavori in altezza (oltre i 2 metri)
- Sono presenti più operatori o squadre coordinate
- Si utilizzano attrezzature complesse o DPI di terza categoria
- È previsto un piano di emergenza per il recupero dell’operatore

I compiti del preposto includono:
- Verificare l’uso corretto dei DPI
- Controllare che le procedure di sicurezza vengano rispettate
- Segnalare rischi o comportamenti pericolosi
- Fornire indicazioni operative in caso di situazioni anomale
- Assicurarsi che la squadra sia formata e consapevole dei rischi presenti

Il preposto non può sottrarsi alla propria funzione: in caso di incidente, può essere chiamato a rispondere in solido con il datore di lavoro per omessa vigilanza.

È quindi fondamentale che questa figura sia:
- Designata formalmente dall’azienda
- Formata con corsi specifici obbligatori
- Aggiornata periodicamente in base alle normative vigenti

Nel lavoro arboricolo, dove ogni intervento comporta esposizione a rischi rilevanti, il preposto è una garanzia di professionalità, di organizzazione e di tutela per tutta la squadra.

Investire nella formazione e nel riconoscimento di questa figura è un passo essenziale verso cantieri più sicuri, consapevoli e ben gestiti.